PMIDi quanto capitale circolante ha bisogno la tua impresa?

Quante risorse immediatamente disponibili ha la tua azienda? Ti spieghiamo come capirlo con il capitale circolante
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Senza avere una chiara idea di quanto capitale circolante ha bisogno la tua impresa, è molto difficile poter pianificare con cura le strategie future.

Cosa intendiamo con capitale circolante

Prima di capire come una PMI può calcolare la quantità di denaro necessaria al raggiungimento dei loro obiettivi, è bene fare chiarezza su cosa si intende con il termine capitale circolante.

Possiamo descriverlo come la disponibilità di liquidità di una PMI, ovvero la differenza tra le attività di un’impresa (i beni economici posseduti dall’azienda) e le sue passività (i costi che l’azienda deve sostenere per poter mandare avanti la propria attività). Maggiore è il capitale circolante, maggiore è il flusso di denaro disponibile per poter investire, crescere e diventare più competitivi sul mercato.

Tra le spese che le imprese devono sostenere rientrano:

●      Ricerca e sviluppo per poter investire nel miglioramento dei servizi e delle soluzioni offerte ai propri clienti

●      Costi di produzione e gestione, cioè i costi variabili come l’acquisto di materie prime e i costi fissi come l’affitto o il pagamento dei propri dipendenti.

●      Costi per gli investimenti, ovvero la liquidità necessaria a raggiungere gli obiettivi prefissati nel breve termine come acquistare nuovi macchinari o gli strumenti necessari per poter affrontare un processo di digitalizzazione.

Come comprendere il proprio fabbisogno di capitale circolante

È chiaro che la quantità di denaro necessaria a ciascuna impresa dipende in primo luogo dalla tipologia di azienda, dalle attività svolte e soprattutto dagli obiettivi di crescita che si vuole raggiungere. Se ad esempio consideriamo aziende più piccole o startup nate da poco tempo, è evidente che l’obiettivo di investire per poter fare il salto di qualità e gli investimenti desiderati ci sarà bisogno di avere un capitale circolante maggiore di aziende più consolidate.

Un altro aspetto da tenere a mente quando parliamo di quantità di denaro circolante necessaria, riguarda i costi di gestione aziendali. Per le aziende che hanno costi di gestione più alti, la quantità di denaro utile al raggiungimento degli obiettivi prefissati sarà sicuramente più alta. Questo accade perché le passività (i costi da sostenere per mandare avanti la propria attività) saranno maggiori rispetto a quelle delle imprese che hanno costi di gestione inferiori, e dunque in partenza il capitale circolante sarà più basso.

Calcolare il coefficiente di capitale circolante

Esistono dei metodi che possono aiutare le imprese ad avere una stima più precisa della quantità di denaro necessaria. Tra queste, la più utilizzata è il calcolo del coefficiente di capitale circolante, progettato per misurare la solidità finanziaria di un'azienda nel breve termine.

Il coefficiente di capitale circolante, anche detto Net Working Capital Ratio, altro non è che il rapporto tra le attività e le passività di un’impresa: viene calcolato prendendo la somma totale delle entrate di una società e dividendole per le spese che la società deve attualmente sostenere.

  

Un valore di coefficiente del capitale circolante è considerato ottimale se compreso nella fascia da 1,5 a 2. Questo dato suggerisce che un'impresa si trova su un solido terreno finanziario in termini di liquidità. Il capitale circolante infatti non è solo ciò che permette di gestire le operazioni quotidiane, ma dice anche molto sull’andamento dell’attività in generale.

Un valore negativo del coefficiente invece, lascia trasparire che l’impresa ha un grande margine di miglioramento nella gestione dei costi e che potrebbe necessitare di iniezioni di denaro esterne per poter raggiungere gli obiettivi desiderati.

In conclusione, per determinare il fabbisogno di capitale circolante di un’impresa, è necessario prendere in considerazione molteplici fattori quali i costi di gestione, gli obiettivi di crescita e l’attuale valore del coefficiente di capitale circolante. Questi fattori, considerati nel loro insieme, possono dire tanto sui prossimi passi che si potranno e dovranno percorrere.