FintechStartup di successo secondo LinkedIn: siamo gli unici nati nel 2020

Diamo un'occhiata approfondita alle classifiche di LinkedIn per scoprire l'identikit di una startup di successo.
 minuti di lettura
Fintech

Condividi

Quest'anno Banca AideXa è al primo posto della Top Startups 2021 di LinkedIn. Un riconoscimento importante per un'impresa come la nostra nata da solo un anno e con meno di 50 dipendenti.

Ma quali sono le caratteristiche delle startup incluse da LinkedIn in questa classifica? E soprattutto quali sono le caratteristiche delle startup che negli ultimi anni hanno raggiunto l'ambizioso traguardo di unicorno?

Insomma, abbiamo voluto dare un'occhiata approfondita ad alcuni dati e numeri per capire meglio l'identikit di una startup di successo.

Chi sono le top startup di oggi?

Se allarghiamo lo sguardo alle classifiche LinkedIn Top Startups 2021 di altri cinque paesi oltre l'Italia (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti), il primo elemento che spicca riguarda il successo del fintech.

Il 20% delle 60 startup presenti in queste classifiche, infatti, appartiene al mondo fintech e più di un quarto di loro offre servizi B2B, per di più attraverso internet.

Ma quali sono gli altri elementi che accumunano queste top startup?

  • meno di 5 anni di vita (sono state fondate nel 2016)

  • ca. 700 dipendenti

  • insieme a fintech, Internet software & services e Food & Beverage sono i settori più popolari

  • 30% sono diventate unicorno in circa 4 anni dalla fondazione

Certo ci sono poi differenze da paese a paese. Il panorama italiano per esempio è piuttosto giovane: da noi le startup hanno una media di 3 anni di vita e sono molto più piccole, con una media di 100 dipendenti.

Come se la sono cavata le startup nel 2020?

Se confrontiamo le classifiche LinkedIn 2021 con quelle del 2020, possiamo ricavare qualche insight interessante sulla resilienza delle startup, un'altra di quegli ingredienti che accomuna molte startup di successo.

Perché? 25 aziende su 60 (più del 30%) sono presenti in entrambe, ma soprattutto hanno visto crescere il numero dei dipendenti in media del 60%

Unicorni, sono veramente creature leggendarie?

Sono un esercito di 851 aziende con una valutazione complessiva di oltre 2.889 miliardi di dollari, poco più del PIL francese del 2020 (fonte: CB Insights, The Complete List of Unicorn Companies). Sono gli unicorni, startup innovative con una valutazione superiore al miliardo.

La “land of opportunities” per questo tipo di società rimangono, ovviamente, gli Stati Uniti:

  1. Stati Uniti > 424 unicorni (50%)

  2. Cina > 165 unicorni (19%)

  3. India > 41 unicorni (5%)

  4. Regno Unito > 33 unicorni (4%)

  5. Germania > 18 unicorni (2%)

Per l'Europa vale la pena menzionare anche Francia (17), Olanda (5) e Spagna (3).

Non manca nessuno? Purtroppo, sì: l’Italia. Ma non è questa la sede per disperarsi. Semmai, si può iniziare a guardarsi intorno, cercando di capire ricette, trucchi e segreti di chi ha fatto il salto divenendo una “one billion company”.

Similmente alla classifiche LinkedIn, anche tra gli unicorni prevale il fintech. Basti pensare che, delle 851 startup innovative, 167 appartengono al mondo fintech, proprio come Banca AideXa. E proprio il fintech è il settore più popolare davanti a Internet software & services (144) ed e-commerce (89).

E Banca AideXa in tutto questo?

Pensiamo che ci siano alcuni dati e alcuni numeri di cui essere fieri. Vediamoli nel dettaglio.

Operiamo nel mondo fintech come la maggior parte delle startup che negli ultimi anni sono arrivate all’ambizioso traguardo di unicorni e come la maggioranza delle startup considerate da LinkedIn.

Abbiamo solo un anno di vita - primato che condividiamo con Gorillas e Personio (Germania), Cajoo (Francia) e Clubhouse (USA) - e "solo" 50 dipendenti: nonostante questi limiti, abbiamo raggiunto il primo posto nella classifica di LinkedIn per l'Italia. Per noi questa è una conferma delle enormi possibilità che ci riservano i prossimi anni - di crescere rapidamente e in maniera sempre più robusta.

Infine, il nostro seed iniziale da 48 milioni di euro: il più grande primo round di finanziamento in Italia e tra i più interessanti al mondo nel 2020. Basti pensare che Stripe, che oggi vale quasi 100 miliardi, ha richiesto tre round per raggiungere la stessa cifra.

Sappiamo che abbiamo ancora tanta strada da fare, ma questi spunti che abbiamo raccolto ci lasciano pensare che abbiamo tutte le carte in regola per succedere.