I am an AideXerIl successo di un prodotto tra innovazione e dati: la storia di Walter

Il Chief Product & Customer Officer di AideXa, racconta cosa vuol dire gestire prodotti e dati di una fintech bank
 minuti di lettura
I am an AideXer

Condividi

In Banca AideXa Walter Rizzi è responsabile di sviluppo e miglioramento continuo di tutti i prodotti bancari e, ancora prima, dell’analisi della clientela e dei suoi bisogni grazie ai dati e al design delle esperienze.  Ma di cosa si occupa esattamente un Chief Product & Customer Officer? Per raccontarvelo al meglio, lo abbiamo intervistato.

Come spiegheresti a tua nonna il lavoro che fai?

Come Chief Product & Customer Officer sono responsabile di disegnare i prodotti di Banca AideXa attorno alle esigenze dei clienti, costruendo i migliori strumenti digitali e facendo leva sui dati.

Di quale tool non potresti fare a meno?

Da guidatore di auto elettrica uso molto A Better Route Planner che per qualunque percorso ti indica il percorso più giusto ma anche dove ti devi fermare a caricare e addirittura ti aiuta a scegliere anche il miglior ristorante vicino alla base di ricarica.

L’impresa più bella di sempre, secondo te.

Sono sempre stato affascinato dalle storie delle big tech californiane come Microsoft, Apple, Google e ultimamente anche Tesla e Space X. Negli ultimi quarant’anni hanno rivoluzionato il modo in cui lavoriamo e viviamo.

Se AideXa ti prestasse 100.000€ per lanciare il tuo business, dove ti butteresti?

Li userei per supportare ancora di più le startup in cui investo. Futurely dedicata all’orientamento all’università per i ragazzi del liceo, Timeflow che vuole far incontrare offerta e domanda di sviluppatori tech e Ittinsect che si occupa di mangime per l’acquacultura derivante dagli insetti.

Dato e prodotto bancario: un dialogo fondamentale

Walter vive a due passi dal mare in Liguria, ma ama la montagna in tutte le forme e stagioni. Legge fantascienza (Asimov, Huxley) ma anche classici (Il Maestro e Margherita è uno dei suoi libri preferiti) e ascolta Springsteen e i Guns ‘n Roses. Ma è anche il Chief Product & Customer Officer di Banca AideXa, dove oggi ha la responsabilità di coordinare il processo di sviluppo dei prodotti, garantendo un'attenzione costante alle esigenze dei clienti.

L’esperienza e l’esigenza dei clienti devono stare all’inizio di tutti i processi. L’utilizzo corretto e innovativo dei dati è uno degli strumenti più potenti su cui possiamo contare.

Walter Rizzi

In Banca AideXa, l’uso del dato è infatti il fulcro della proposta di valore: questa scelta è stato il fondamento per lo sviluppo di un approccio innovativo nell’offerta alle piccole e medie imprese italiane.

Anche se siamo una realtà di piccole dimensioni rispetto ad altri colossi, la densità di informazioni che gestiamo e la modalità con cui lo facciamo è probabilmente la più all’avanguardia d’Italia

Walter Rizzi

Walter entra in Banca Aidexa ad aprile 2021, con alle spalle un'esperienza ventennale in una delle maggiori società di consulenza, dove ha formato la sua struttura mentale e l’orientamento ai risultati, oltre ad arricchire il suo bagaglio di competenze in ambito aziendale e bancario.

Quando arriva in Banca AideXa lo fa con un chiaro obiettivo: quello di essere ancora più vicino all’operatività, dove ci si può sporcare le mani e vedere il concreto risultato del proprio lavoro. Stando per troppo tempo lontano dall’operatività, il rischio è infatti quello di dimenticarsi dello sforzo che serve per raggiungere un risultato, sottolinea Walter.

Il grande vantaggio di Banca AideXa è che non ci sono barriere né politiche né di azione tra i ruoli dove viene presa la decisione e dove avviene lo sviluppo.

Walter Rizzi

Essere CPCO in 3 parole: stimolante, ampio e soddisfacente

Quando chiediamo a Walter con quali parole descriverebbe il suo lavoro, non ha dubbi: la prima è stimolante perché lo obbliga sempre a cercare nuove soluzioni. La seconda è ampio perché il suo raggio d’azione comprende la gestione di ambiti molto diversi: dal prodotto, ai dati, all’esperienza dei clienti. E non per ultimo è soddisfacente perché, alla fine dei suoi sforzi riesce a toccare concretamente il risultato di quello che ha fatto.

La soddisfazione per ciò che si fa è fondamentale sia per lui che per il suo team. “Credo che la sfida più grande del mio lavoro sia fare in modo che il mio team lavori e sia felice di quello che fa”. Per fare in modo che questo avvenga nel breve, medio e lungo termine ci sono una serie di prerequisiti: il lavoro deve essere organizzato perché senza una buona organizzazione non si può lavorare bene. In secondo luogo, bisogna che ci siano obiettivi chiari, altrimenti l’efficienza necessariamente viene a mancare. Infine, bisogna che gli obiettivi siano sfidanti, altrimenti non si possono ottenere grandi e soddisfacenti risultati.

Il suo segreto per gestire efficacemente un team così dinamico e diversificato? Essere sempre molto razionale e con un'ottima gestione dello stress. Ma soprattutto molto supportive con tutte le persone con cui lavora.