Costruire e ripensare il ruolo HR in azienda
Non solo assumere le persone giuste, ma costruire intorno a loro e per loro un ambiente di crescita. Oggi le sfide di un HR , soprattutto in una startup, sono tante. Con la sua storia, Alice Vinci ve ne racconta alcune.
Come spiegheresti a tua nonna il lavoro che fai?
Che il mio lavoro consiste nel trovare le persone giuste per il team di AideXa, cercando di capire allo stesso tempo se anche AideXa è il posto giusto per loro. Mi occupo poi di accompagnare ognuno degli AideXer nella loro vita in azienda, ascoltandoli, aiutandoli crescere e cercando di dare più valore possibile al loro percorso.
Di quale app o tool non puoi fare più a meno?
Miro. La definirei come una lavagna virtuale, un foglio bianco infinito, su cui sviluppare progetti condivisi e mappe concettuali. È uno strumento che ti aiuta a progettare e visualizzare i punti chiave delle attività, lasciandoti la libertà di ragionare in modo profondo, senza incasellarle le informazioni dentro tabelle. Crei punti chiave, stabilisci priorità e connetti concetti.
L’impresa più bella di sempre, secondo te.
Una storia di successo per me è quella di Cristina Fogazzi, conosciuta come l’Estetista Cinica. È stata capace di costruire un’impresa in un mondo del beauty che fino a quel momento fatto di copertine patinate. È partita dal basso e ha puntato tutto sulla qualità del suo prodotto e sulla schiettezza. Per me è un esempio di resilienza e di come "le idee giuste sono lampadine che accende solo chi le ha. Gli altri possono solo rubare luce."
Se AideXa ti prestasse € 100.000 per lanciarti in un nuovo business, dove ti butteresti?
Se avessi 100.000 euro mi avvicinerei alla natura, costruendo insieme a mio padre il nostro sogno di uno spazio senza tempo e senza stress: una vigna, degustazioni, coltivazione in luogo costruito a nostra immagine e somiglianza, che potremmo ristrutturare e arredare seguendo i canoni di sostenibilità e design.
Le persone al centro
Una passione scoperta un po’ per caso, con uno stage e un piccolo impiego durante l’università, ma che aveva già dato i primi segnali negli anni del liceo, quando il suo interesse era rivolto alle persone, al loro modo di ragionare e parlare. Quello di Alice Vinci nelle Risorse Umane è un percorso di crescita che non si è ancora fermato.
Quando facevo la receptionist durante l’università, passavo le giornate a parlare con i clienti. Ero il loro punto di riferimento. Così ho iniziato a sviluppare l’ascolto attivo a capire l’importanza di approcciarsi in modo diverso in base a chi hai davanti.
Dopo un periodo come recruiter in un’agenzia per il lavoro, Alice fa esperienza prima in una grande azienda del settore elettrodomestici, dopo in una società di consulenza. Qui impara pian piano l’importanza di stare vicino alle persone dell’azienda, sia con la propria presenza, sia ponendosi come un partner capace di supportarle concretamente nelle loro attività.
Ma impara anche quanto sia fondamentale mettere le persone al centro del business. “È l’attenzione che dai alle persone a permetterti di fare progetti a lungo termine, se questa viene meno, hai sicuramente vita breve” sostiene Alice.
Ci sono piccoli dettagli che fanno una grande differenza nella relazione con i dipendenti, come tenere la porta del proprio ufficio sempre aperta per non creare barriere con chi potrebbe voler entrare e parlare con te.
Il progetto più bello è quello ancora da scrivere
Alice ama fare tutto ciò che non ha mai provato, sia nel lavoro che nella vita di tutti i giorni. Proprio per questo, ad inizio 2021, ha accolto la sfida di Banca AideXa, entrando a far parte di un’impresa dove quasi nulla era stato scritto.
A spingerla nell’avventura di una startup fintech è stata la curiosità di poter creare da zero il sistema di persone su cui poggia un’organizzazione. Arrivava da un contesto precedente molto più rigido e in AideXa la sua grande scoperta è stata vedere quanto le persone funzionino bene quando sul posto di lavoro possono essere loro stesse.
Per me Banca AideXa è stato trovare un luogo in cui trovare un equilibrio tra professionalità e leggerezza
Se il primo passo in AideXa è stato trovare le persone giuste, ora è diventato quello di trovare la forma di organizzazione migliore per loro. Riuscire a unire gli obiettivi dell’azienda con quelli di chi ne fa parte, è l’unico modo per avere solide radici.
“La sfida più grande nelle aziende è quella di scardinare le vecchie abitudini aprire la strada a nuove occasioni” aggiunge Alice “Per questo in Banca AideXa partiamo già in vantaggio, perché quando si è nati da poco, quel è sempre stato fatto così quasi non esiste”.
Per gestire e supportare i dipendenti in un’organizzazione che evolve e si innova, tenersi aggiornati nel settore HR diventa una priorità. Tra le fonti di informazione, e soprattutto di ispirazione, Alice segue soprattutto la pagina LinkedIn di Radical HR e gli speech dei TED Talks.
Ma fondamentale per la sua crescita è stato anche frequentare il Master di Talent Garden in Digital HR. Infatti, così come evolve l’azienda e chi ne fa parte, anche il ruolo dell’HR continua a cambiare. Oggi non si tratta più soltanto di trovare dipendenti e pagarli, ma di capire l’impatto che vuoi generare con loro, usando anche nuove tecnologie e approcci digitali. “Solo quando ti concentri su questo, puoi trovare le soluzioni migliori e, spesso, quelle non scontate”.