Giulia Princi ricopre il ruolo di Head of CEO Staff & Special Projects presso Banca AideXa, una posizione chiave che le consente di avere una visione a 360 gradi sulla banca, coordinando attività strategiche e facilitando il lavoro dell’intera organizzazione. In questa intervista Giulia ci racconta il suo percorso.
Ci racconti di più sul tuo ruolo di Head of CEO Staff & Special Projects in Banca AideXa?
Il mio ruolo consiste nell’assistere l’amministratore delegato nelle attività strategiche della banca. Questo significa coordinare i progetti strategici e informarlo sull’avanzamento, supportarlo nelle decisioni da prendere e nella preparazione di presentazioni per il Consiglio o verso l’esterno, parallelamente, aiutare i team delle altre strutture nell’esecuzione delle iniziative più strategiche contribuendo a mantenere l’allineamento complessivo sulle priorità d’azione della banca.
È un ruolo tradizionale, presente in tutte le realtà più strutturate, che calato nell’ambiente di una fintech come AideXa ha delle declinazioni molto dinamiche. In Banca AideXa infatti questo ruolo va oltre il semplice supporto istituzionale, anche perché il contesto è più fluido e meno gerarchico rispetto a una banca tradizionale.
Mi ha sicuramente aiutato lavorare in precedenza nel team prodotto sempre in AideXa; quindi, conoscere bene le dinamiche del nostro business, i prodotti che offriamo e il nostro target di clienti. Questo mi permette di identificare problemi e opportunità in modo più completo e di aiutare a trovare soluzioni.
Puoi farci qualche esempio concreto delle attività che svolgi?
Ad esempio, supporto la definizione del Piano Industriale della Banca e, una volta identificati i progetti del piano, mi occupo di monitorarne l’avanzamento e di segnalare eventuali criticità o colli di bottiglia, coordinando direttamente i progetti più strategici. In pratica, mi assicuro che tutto proceda senza intoppi, identificando i problemi in anticipo e cercando soluzioni prima che diventino ostacoli. Partecipare poi al comitato esecutivo, dove svolgo un ruolo di supporto e facilitatore, è un aspetto importante del mio lavoro, perché mi consente di comprendere i driver strategici e le priorità della Banca.
Quali sono le sfide principali che incontri nel tuo lavoro?
Le sfide sono molteplici e, a volte, si scontrano anche il mio carattere. Sono una persona espansiva e molto diretta, ma il mio ruolo richiede molta ponderazione e riflessività. Ad esempio, quando un team si blocca su un progetto, devo capire come intervenire senza mettere in difficoltà le persone, ma al tempo stesso risolvere il problema. È un equilibrio delicato.
Una delle sfide più grandi è identificare rapidamente i problemi e rappresentarli nel modo giusto. In un giorno posso passare da una riunione tecnica su temi di prodotto o IT a un incontro strategico; quindi, è fondamentale avere una grande flessibilità mentale e una buona capacità di adattamento.
Come è cambiato il tuo ruolo da quando sei arrivata in AideXa?
Quando sono entrata in AideXa, facevo parte del team Prodotto, occupandomi di conto deposito e conto corrente. Il mio ruolo richiedeva molta organizzazione e la capacità di coordinare diversi team per garantire il lancio dei prodotti nei tempi stabiliti. Successivamente, sono passata al team Organizzazione e processi, dove il focus era più ampio: ottimizzare i processi dell’intera banca. Questo mi ha permesso di acquisire una visione a 360° dell’azienda.
In seguito, mi sono trovata a lavorare su progetti strategici all'attenzione del top management, e questo mi ha portato al ruolo che ricopro oggi. È stato un percorso di crescita graduale, che mi ha consentito di evolvere da una visione focalizzata su specifici prodotti a una prospettiva più ampia, strategica e organizzativa.
Hai visto Banca AideXa crescere e trasformarsi. Come descriveresti questo cambiamento?
Il cambiamento è stato tangibile, soprattutto quando sono rientrata dopo la mia maternità. Fin dall’inizio c’era molta energia e voglia di fare, però solo col tempo siamo diventati più maturi nel prioritizzare le nostre azioni, maturità acquisita anche grazie ai risultati concreti che abbiamo ottenuto in questi anni.
Quali esperienze professionali ti hanno portato fino a Banca AideXa?
Ho iniziato la mia carriera in consulenza, lavorando per quattro anni in Deloitte, prima nell’area Operations e poi nell’area Strategy. Successivamente, sono passata a Illimity, dove mi sono occupata di prodotti per il segmento retail, e successivamente in Hype, una fintech nel settore dei pagamenti. Nel 2021 sono entrata in AideXa.
Quali sono i valori che ti guidano nel lavoro?
Credo molto nell’affidabilità e nel mantenere buoni rapporti con le persone con cui lavoro. Sono valori che mi hanno accompagnata in tutto il mio percorso professionale e che ritengo essenziali per costruire relazioni solide e durature, sia dentro che fuori dall’azienda.
Cosa fai per rilassarti quando senti il bisogno di staccare?
Leggere è il mio modo preferito per rilassarmi. Negli ultimi anni ho riscoperto anche la bellezza di camminare per la città vuota e di scoprire angoli nascosti che non avevo mai notato.
Se dovessi scegliere un libro che ti rappresenta, quale sarebbe?
Amo leggere i gialli e la mia autrice preferita è Cristina Cassar Scalia, in particolare i casi del Commissario Guarrasi.
Se avessi 100.000 euro da investire in un progetto, su cosa punteresti?
Mi piacerebbe realizzare un progetto di Smart City, legato all’urbanizzazione e all’efficientamento dei parcheggi. Credo che si potrebbe fare molto per ottimizzare lo spazio e migliorare la gestione delle auto nelle città.
Infine, c’è un'app o un tool che trovi particolarmente utile nella tua vita quotidiana?
Trovo Splitwise davvero utile. È perfetta per gestire le spese in modo equo, sia durante i viaggi che per altre situazioni quotidiane. Mi aiuta a mantenere tutto organizzato e facilmente gestibile.